Transizione 5.0, acconto del 20% subito dopo la prenotazione
La Transizione 5.0 sta per iniziare con l’introduzione di una nuova norma che impone un acconto del 20% sui beni agevolati entro pochi giorni dalla prenotazione dei fondi. Questa disposizione, inclusa nel Dl 39/2024 (legge 67 del 23 maggio 2024), richiede che le imprese, oltre alle comunicazioni periodiche al GSE sullo stato di avanzamento del progetto, inviino anche una conferma dell’ordine al fornitore, accettato dal venditore, accompagnata dal pagamento di un acconto almeno pari al 20% del costo degli investimenti.
Questa comunicazione aggiuntiva deve essere trasmessa entro trenta giorni dalla prenotazione del credito d’imposta, pena la decadenza del beneficio. La legge conferma che i beni sono ammissibili dal 1° gennaio 2024 e che il termine per concludere l’investimento, necessario per maturare il credito, è il 31 dicembre 2025.
I Progetti Non Ancora Avviati
Le imprese che non hanno ancora avviato gli investimenti devono definire il progetto, trovare i fornitori, un tecnico per accertare la riduzione dei consumi, presentare la richiesta di prenotazione delle risorse e attivarsi con una banca per finanziare almeno il 20% del progetto. Il GSE ha cinque giorni per confermare la disponibilità dei fondi. Una volta ricevuta la conferma, le imprese devono confermare l’ordine e versare il 20% dell’importo ai fornitori entro 30 giorni, comunicandolo al GSE.
L’obbligo del 20% di acconto rappresenta un ostacolo significativo per le piccole e medie imprese, che spesso non dispongono delle risorse finanziarie necessarie per anticipare tali importi in tempi così brevi. Inoltre, la mancanza di fornitori disposti a rispettare tempi di consegna stretti riduce il potere contrattuale delle imprese nella negoziazione dei prezzi e nella selezione dei fornitori.
I Progetti in Corso
Le imprese con progetti già avviati devono solo presentare la richiesta di prenotazione delle risorse, accompagnata dalla relazione tecnica, e confermare di aver già ordinato il bene e versato l’acconto del 20% al fornitore. Se confermate le bozze del decreto attuativo, le imprese potranno presentare nuovi progetti di investimento, cercando di concludere rapidamente quelli in corso. Il decreto prevede che le imprese possano presentare un solo progetto legato a un processo produttivo di riduzione dei costi oppure più progetti, con la riduzione dei costi calcolata sull’intera azienda, un’opzione generalmente meno praticabile.
Il Lavoro dei Tecnici
I tecnici devono dichiarare la riduzione presunta dei consumi energetici, calcolando la stima dei consumi annuali ottenibili tramite gli investimenti in beni materiali e immateriali rispetto ai consumi registrati nell’anno precedente l’avvio del progetto. La riduzione deve essere riferita al medesimo bene o servizio reso, con una normalizzazione rispetto ai volumi produttivi e alle condizioni esterne che influenzano le prestazioni energetiche. Se l’impresa non dispone di dati energetici registrati per la misurazione diretta, i consumi dell’anno precedente sono stimati tramite un’analisi dei carichi energetici basata su dati tracciabili.
FONTE: Il Sole 24ORE