La cessione di azienda nel 2024 blocca l’accesso al concordato
La recente circolare 18/E dell’Agenzia delle Entrate ha portato nuovi chiarimenti sul concordato preventivo, la procedura che consente alle imprese in difficoltà di risanarsi. Tra i punti più rilevanti, emerge la conferma che la cessione di un ramo d’azienda nel corso del concordato può portare all’esclusione dalla procedura.
Cosa dice la circolare?
La circolare fornisce diverse indicazioni importanti per le imprese che intendono accedere al concordato preventivo:
- Debiti tributari e contributivi: Per poter accedere al concordato, i debiti tributari e contributivi devono essere contenuti entro determinati limiti. La circolare precisa quali debiti sono considerati e come calcolare l’importo complessivo.
- Valore della produzione: Ai fini del concordato, il valore della produzione deve essere calcolato al netto di alcune spese, come quelle per il personale.
- Termine per l’adesione: Il termine del 31 ottobre per aderire al concordato è perentorio e non possono essere presentate adesioni tardive.
- Cessione di ramo d’azienda: La cessione di un ramo d’azienda durante il concordato è considerata una causa di esclusione dalla procedura.
- Rettifiche al reddito: Le imprese che aderiscono al concordato dovranno effettuare alcune rettifiche al reddito, tenendo conto delle componenti straordinarie.
- Imposta sostitutiva: La quota di reddito soggetta all’imposta sostitutiva non concorre alla formazione del reddito complessivo.
Quali sono le novità principali?
- Cessione di ramo d’azienda: La novità più rilevante è la conferma che la cessione di un ramo d’azienda può escludere un’impresa dal concordato. Questa decisione potrebbe avere un impatto significativo sulle strategie di ristrutturazione delle imprese in difficoltà.
- Calcolo del valore della produzione: La circolare fornisce indicazioni più precise sul calcolo del valore della produzione, un elemento fondamentale per accedere al concordato.
- Termine perentorio: Il termine del 31 ottobre per aderire al concordato è perentorio, senza possibilità di proroghe.
Cosa significa per le imprese?
La circolare 18/E offre un quadro più chiaro delle condizioni per accedere al concordato preventivo. Tuttavia, la normativa in materia è complessa e in continua evoluzione. Pertanto, si consiglia alle imprese di rivolgersi a consulenti esperti per valutare la fattibilità del concordato e per ottenere assistenza nella predisposizione della domanda.
In sintesi
La circolare 18/E fornisce importanti chiarimenti sul concordato preventivo, ma introduce anche alcune novità che potrebbero impattare sulle strategie delle imprese in difficoltà. La cessione di un ramo d’azienda, in particolare, rappresenta un nuovo ostacolo da considerare.
FONTE: Il Sole 24ORE