Sostenibilità, cosa serve alle banche per valutare le performance delle Pmi

2 Settembre 2024

Il Tavolo per il coordinamento sulla finanza sostenibile, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e composto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Banca d’Italia, Consob, Ivass e Covip, ha sviluppato uno strumento utile per le piccole e medie imprese (PMI). Questo strumento mira a fornire un modello di riferimento per la trasmissione delle informazioni di sostenibilità alle banche nei rapporti creditizi, cercando di evitare, per quanto possibile, la proliferazione di richieste complesse e onerose. Il “Dialogo di sostenibilità” è composto da due documenti principali: le “Informazioni di sostenibilità dalle PMI alle banche” e la “Guida Metodologica”. Inoltre, venerdì scorso il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il Decreto Legislativo che recepisce la direttiva UE 2022/2464 sulla rendicontazione di sostenibilità per i soggetti obbligati.

Il Dialogo di sostenibilità si affianca alla bozza di standard di reporting volontario per le PMI non quotate predisposta dall’EFRAG (Vsme), ma si concentra in particolare sul rapporto tra PMI e banche, mentre il Vsme considera anche le esigenze di investitori e partner commerciali (per maggiori dettagli si veda Il Sole 24 Ore del 10 giugno).

Informazioni di sostenibilità

Nella prima parte del documento, le informazioni di sostenibilità sono elencate in una tabella e numerate, classificate per tipologia (metrica, procedura, azione o risorsa). Sono indicate l’unità di misura, l’eventuale corrispondenza con i moduli della bozza di standard Vsme, i riferimenti alla normativa bancaria che richiede tali informazioni, e il livello di “priorità” per le micro-imprese. Queste ultime possono limitarsi a fornire solo le informazioni con priorità 1, secondo criteri di proporzionalità.

Guida metodologica

Per ciascuna delle 45 informazioni previste nel documento, è presente un collegamento alla Guida Metodologica, suddivisa in cinque sezioni: informazioni generali, mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, ambiente, sociale e governance. La guida fornisce definizioni dei termini utilizzati, descrizioni delle informazioni di sostenibilità e, ove necessario, indicazioni per il calcolo delle informazioni quantitative, con esempi pratici.

Un esempio

Nella sezione dedicata alla mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, le imprese, incluse le micro-imprese, devono indicare le emissioni annuali di gas serra (in tonnellate di CO2eq/anno) di ambito 1 (emissioni sotto il controllo diretto dell’impresa) e 2 (emissioni indirette derivanti dalla produzione di energia da parte dei fornitori dell’impresa). Questa informazione è prevista anche nella bozza di standard Vsme (Basic Module 3) ed è richiesta dalle banche per adempiere alla normativa Pillar 3 e alla Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), riguardanti la disclosure sui principali impatti negativi (PAI) che l’impresa può avere sui fattori di sostenibilità. La guida metodologica indica che per quantificare le emissioni è necessario partire dai consumi totali di energia, distinguendo tra fonti rinnovabili e non. Nel calcolo delle emissioni di ambito 1, ad esempio, contribuiscono i consumi di elettricità da fonti rinnovabili con certificato di origine. Il documento offre anche indicazioni su fonti che forniscono i coefficienti di conversione per trasformare i consumi di combustibili ed elettricità in emissioni di gas serra e successivamente, utilizzando l’indicatore di “Global Warming Potential”, convertire questi dati in CO2 equivalente. Ad esempio, 100 tonnellate di consumo annuo di gas naturale in un processo industriale corrispondono a 256 tonnellate di CO2eq.

In sintesi, i Dialoghi di sostenibilità contengono non solo le informazioni che le PMI, secondo il principio di proporzionalità, potrebbero dover fornire alle banche, ma anche indicazioni su come calcolare le informazioni quantitative e dove reperire i dati necessari.

FONTE: Il Sole 24ORE

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