Fotovoltaico, avvio possibile l’anno dopo l’installazione

6 Settembre 2024

Le imprese interessate al programma Transizione 5.0 stanno preparando i propri dossier, mentre si avvicinano le scadenze di due importanti bandi nel settore del turismo e dei bandi Life dell’Unione Europea.

A cura di Roberto Lenzi

A settembre, il programma Transizione 5.0 entrerà nel vivo. Con il ritorno dalle ferie, aziende e professionisti stanno lavorando intensamente sul programma, anche perché il decreto direttoriale è stato pubblicato il 6 agosto 2024, seguito dalla circolare del 16 agosto 2024. I tecnici responsabili della certificazione del risparmio energetico, in assenza di misurazioni certe dei consumi relativi all’anno precedente l’intervento, dovranno ricorrere a dati attuali per sostenere i calcoli. Dovranno inoltre redigere una relazione per stimare il risparmio energetico, ma nella certificazione da allegare alla richiesta preventiva sarà necessario riportare solo l’algoritmo utilizzato. Gli stessi tecnici dovranno, a consuntivo, verificare che il progetto abbia effettivamente raggiunto i risultati previsti in termini di risparmio. È confermato che il progetto debba riguardare un’unica unità produttiva: lo spostamento di beni tra diverse sedi, anche se appartenenti allo stesso soggetto, comporterà la revoca dell’incentivo. Inoltre, sembra che le macchine alimentate a gasolio siano escluse, a meno che non siano impiegate nel settore agricolo e consentano il passaggio da motori Stage I (o precedenti) a Stage V, o facciano parte di attività del sistema Ets dove l’uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile.

Una buona notizia riguarda gli impianti fotovoltaici, che potranno essere attivati anche nell’anno successivo all’installazione, poiché i consumi generati da questi impianti non sono considerati per la riduzione dei consumi se l’intervento è circoscritto al singolo processo produttivo. Inoltre, le singole macchine sono ammissibili a Transizione 5.0 se costituiscono un processo produttivo completo.

Nel settore turistico, due bandi stanno per scadere: il primo, con termine il 12 settembre 2024, finanzia il miglioramento delle strutture ricettive, promuovendo la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale; il secondo, con scadenza il 27 settembre 2024, mira all’ammodernamento, alla sicurezza e alla dismissione degli impianti di risalita e innevamento artificiale, con l’obiettivo di incentivare il turismo montano durante tutto l’anno.

Sono in scadenza anche i bandi Life, finanziati dall’Unione Europea, per progetti che promuovono la ricerca e l’innovazione nel campo ambientale. Università, istituti di ricerca e centri di formazione sono considerati i principali beneficiari. Le scadenze variano: il 17 settembre 2024 è il termine per la presentazione dei progetti Sap del sottoprogramma Life Clima. Il 19 settembre 2024 scadono i progetti di azione standard (Sap) dei sottoprogrammi Life Nat ed Env, oltre ai progetti di assistenza tecnica (TA-PP) per la preparazione di Snap e Sip, le azioni di coordinamento e sostegno (Csa) del sottoprogramma Life Cet, i progetti di assistenza tecnica per la replicazione di risultati (TA-R) e i progetti preparatori (Plp) per affrontare priorità legislative e politiche ad hoc. La seconda fase (full proposal) dei progetti Snap e Sip resterà aperta fino al 6 marzo 2025. Questi progetti possono beneficiare di contributi a fondo perduto pari al 60% delle spese ammissibili.

Parallelamente, sono stati lanciati diversi bandi regionali. In Lombardia, ad esempio, è stato aperto un bando per la transizione digitale, che prevede contributi a fondo perduto fino al 50%, e il Basket Bond, che offre una garanzia del 100% per mancati pagamenti di capitale. Il Piemonte ha approvato un bando a supporto delle start-up innovative e degli spin-off della ricerca, con contributi a fondo perduto tra il 50% e il 70% delle spese ammissibili. È stata riproposta anche l’edizione 2024 del bando Swich, che sostiene le attività di responsabilità sociale e la valorizzazione dell’innovazione nelle imprese piemontesi, con contributi a fondo perduto fino al 60%. Tra le novità di quest’edizione ci sono l’introduzione di una maggiorazione del 15% per la diffusione dei risultati della ricerca e un massimo di quattro domande per i partenariati costituiti da imprese associate ai Poli di Innovazione.

FONTE: Il Sole 24ORE

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