Formazione senza Iva solo per corsi pubblici

2 Aprile 2024

La disciplina dell’IVA nel settore della formazione professionale rimane oggetto di dibattito a causa delle diverse posizioni giurisprudenziali che si alternano, nonostante la costante interpretazione dell’amministrazione finanziaria.

La risposta all’interpello 82/2024, come riportato su “Il Sole 24 Ore” del 29 marzo, ha confermato l’esenzione dall’IVA, in base all’articolo 10, comma 1, numero 20 del DPR 633/1972, per i corsi accreditati per l’abilitazione all’esercizio della professione forense, erogati da soggetti accreditati presso il Consiglio Nazionale Forense. Tuttavia, è necessario che oltre al requisito oggettivo di erogare attività di formazione, aggiornamento, riqualificazione e riconversione professionale, sia presente anche il requisito soggettivo di essere istituti o scuole riconosciuti dalle pubbliche amministrazioni, come specificato nella circolare 22/2008 dell’Agenzia delle Entrate. Questo riconoscimento deve essere effettuato da soggetti pubblici competenti per materia, come le Regioni o gli enti locali, con modalità previste per le specifiche attività educative, didattiche e formative, anche mediante l’accreditamento. È stato precisato che il requisito soggettivo deve riguardare specificamente il singolo corso di formazione erogato.

Una sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di Milano (sentenza 1237/2022) ha confermato che l’accreditamento dell’ente non è sufficiente per soddisfare il requisito soggettivo, che deve riguardare anche l’attività formativa e i corsi effettivamente svolti.

La Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Lombardia (sentenza 519/2024) ha ribadito questa posizione, affermando che l’accreditamento da parte di Formatemp non configura gli enti di formazione come soggetti pubblici, e sottolineando la controversa natura pubblica del fondo stesso. La Corte ha criticato l’alternanza di pronunce giurisprudenziali opposte sull’esenzione IVA per le attività formative.

Per chiarire definitivamente la situazione, potrebbe intervenire l’emendamento proposto da Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera, al Ddl Lavoro. Questo emendamento delimiterebbe il campo di esenzione dall’IVA in conformità alle indicazioni della giurisprudenza e stabilirebbe l’applicazione dell’IVA alle attività formative finanziate dai fondi interprofessionali per la formazione continua e da Formatemp, con la conseguente deducibilità dell’imposta sugli acquisiti.

FONTE: Il Sole 24ORE

CONTATTACI PER UNA CONSULENZA GRATUITA

Condividi questa notizia!