Contratti di sviluppo, dote di 1,7 miliardi alle imprese

20 Giugno 2024

Ammonta a 1,7 miliardi lo stanziamento per sostenere la produzione di strumenti utili per la transizione ecologica, tecnologie a zero emissioni nette, e la competitività e resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche.

Le risorse saranno impiegate tramite i contratti di sviluppo. La novità è stata annunciata il 14 giugno con l’approvazione del decreto direttoriale del ministero delle Imprese e del Made in Italy per l’apertura di un nuovo sportello nell’ambito della Missione 1, componente 2, investimento 7 del Pnrr.

Programmi di sviluppo

I programmi di sviluppo devono riguardare la realizzazione di un programma di sviluppo industriale o di tutela ambientale, da parte di una o più imprese. Questa realizzazione deve includere uno o più progetti di investimento ed eventualmente progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

I programmi di sviluppo possono coinvolgere la produzione di componenti chiave per macchinari e attrezzature utilizzate nella produzione di dispositivi per la transizione ecologica, come batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori e dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio.

Gli investimenti possono anche essere destinati al recupero delle materie prime critiche necessarie per la produzione di tali dispositivi, come magnesio, litio, nichel, fosforo, tantalio, rame, grafite naturale, arsenico e altri.

In ogni caso, il decreto pubblicato include, come allegati, le specifiche sugli interventi ammissibili e sulle suddette materie.

Investimenti non ammissibili

Per rispettare il principio DNSH, non sono ammissibili attività e attivi connessi ai combustibili fossili, incluso l’uso a valle, eccetto quelli utilizzati nella produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, così come le relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione.

Sono escluse anche le attività e attivi nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’Ue (Ets) che generano emissioni di gas serra superiori ai parametri di riferimento, eccetto le attività e attivi per i quali l’uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione rapida verso il funzionamento senza combustibili fossili.

Agevolazioni e regimi di aiuto

Le agevolazioni sono concesse nei limiti e nelle forme previste in base alle aree e alla dimensione delle imprese.

Le domande di agevolazione possono essere presentate dalle 12 del 27 giugno 2024 tramite sportello, seguendo le modalità e i modelli disponibili nella sezione dedicata ai contratti di sviluppo del sito www.invitalia.it.

Obblighi dei beneficiari

Le imprese beneficiarie devono rispettare gli obblighi previsti dalla normativa europea e nazionale.

Devono rispettare il principio DNSH, comunicare i dati relativi al titolare effettivo destinatario dei fondi, assicurare l’assenza di doppio finanziamento e rispettare gli obblighi in materia di comunicazione, informazione e conservazione della documentazione progettuale.

FONTE: Il Sole 24ORE

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