Transizione 5.0, sul fotovoltaico tax credit solo per pannelli Ue

7 Marzo 2024

La caccia ai pannelli fotovoltaici prodotti nell’Unione Europea è stata avviata con l’introduzione della Transizione 5.0. Ora, i produttori devono rilasciare un’attestazione che confermi la conformità dei beni ai requisiti tecnici e territoriali stabiliti. Gli investimenti nelle energie rinnovabili saranno ammessi solo se legati all’autoconsumo e devono essere aggiuntivi rispetto a quelli per l’innovazione.Inizialmente, si prevedeva nel Decreto Legislativo una soglia minima di 40.000 euro per gli investimenti di efficienza, ma questa disposizione non è presente nella versione pubblicata in Gazzetta del Dl 19/2024.

Per accedere al credito d’imposta 5.0, è necessario realizzare un progetto di innovazione che includa l’acquisizione di beni materiali e immateriali nuovi, collegati al sistema aziendale e che portino a un significativo risparmio energetico dimostrabile.Una volta programmati questi investimenti, si apre la possibilità di arricchire il progetto con altre tipologie di investimenti, come software gestionali, formazione del personale e beni materiali per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.La normativa esclude gli impianti a biomassa dal credito d’imposta 5.0 e limita gli impianti alimentati da fonti rinnovabili all’autoconsumo.

Gli impianti destinati alla vendita dell’energia non sono ammissibili all’incentivo.Oltre alla spesa per l’impianto di produzione energetica, sono considerate ammissibili anche le spese per impianti di stoccaggio dell’energia prodotta. Il piano Transizione 5.0 supporta non solo l’installazione di impianti fotovoltaici ma anche altre fonti rinnovabili come l’eolico e l’idroelettrico, escludendo solo gli impianti a biomassa.

Per quanto riguarda gli impianti solari per autoproduzione e autoconsumo, è obbligatorio acquistare pannelli fotovoltaici prodotti nell’UE che rispettino specifiche efficienze stabilite dal Dl 181/2023.Il tax credit 5.0 si applica anche agli impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile con un massimo del 45%, salvo eccezioni per gli impianti fotovoltaici con efficienze superiori al 23,5% e al 24%, che possono beneficiare di un credito d’imposta maggiorato fino al 140% del costo. In questo caso, l’incentivo può arrivare fino al 63%.

FONTE: Il Sole 24ORE

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