Transizione 5.0, corsa a ostacoli per ottenere il credito d’imposta

20 Aprile 2024

Restano ancora incertezze riguardo agli investimenti nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 1° marzo 2024 per quanto riguarda i crediti di imposta del programma “Transizione 5.0”. La Camera ha apportato alcune modifiche al testo dell’articolo 38 del Decreto Legge 19/2024 durante la prima lettura, ma rimane da chiarire l’arco temporale preciso della disposizione agevolativa, anche in relazione alla conclusione degli investimenti entro il 2025. La complessa procedura di comunicazione, necessaria per monitorare i crediti di imposta concessi alle imprese, potrebbe rendere incerta la possibilità di completare tempestivamente tutti gli adempimenti richiesti.

Investimenti e risparmio energetico

L’articolo 38 del Decreto Legge 19/2024 introduce una nuova agevolazione per gli investimenti aziendali effettuati nel biennio 2024-2025 in beni materiali e immateriali con caratteristiche 4.0 e interconnesse, che consentono una riduzione dei consumi energetici secondo parametri minimi stabiliti. Questa agevolazione si estende anche all’acquisto di beni per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, così come alle spese per la formazione personale in ambito di transizione digitale ed energetica.

I crediti di imposta offerti sono più vantaggiosi rispetto agli investimenti 4.0 per lo stesso periodo, ma non sono cumulabili. La percentuale del credito varia in base al livello di riduzione dei consumi energetici, con incrementi proporzionali al raggiungimento di obiettivi più ambiziosi.

Rebus temporale

Una questione irrisolta riguarda gli investimenti effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 1° marzo 2024, poiché non è chiaro se possano usufruire del beneficio fiscale previsto. La necessità di comunicazioni periodiche per monitorare l’avanzamento degli investimenti aggiunge ulteriori complicazioni, soprattutto considerando che il modello di comunicazione non è ancora disponibile.

Comunicazioni ex ante ed ex post

Il bonus 5.0 richiede il rispetto di diverse formalità, la cui specifica sarà dettagliata da un decreto ministeriale in fase di attesa. Le imprese devono inviare comunicazioni sia prima che dopo l’investimento, descrivendo i progetti pianificati e attestando il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Resta da chiarire se, in caso di mancato raggiungimento completo degli obiettivi, il credito di imposta sia comunque concesso o se la sua misura debba essere rideterminata.

FONTE: Il Sole 24ORE

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