Ricerca & sviluppo, online l’albo dei certificatori

16 Maggio 2024

Nuovi passi avanti per la certificazione dei crediti d’imposta per ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design

Sono stati compiuti nuovi e importanti passi verso la piena operatività della certificazione dei crediti d’imposta per ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design. È stato pubblicato l’albo dei certificatori e annunciato che entro la fine di maggio saranno emessi gli schemi di certificazione e le linee guida, con la possibilità di caricare le certificazioni a partire dal 5 giugno prossimo.

Pubblicazione dell’Albo dei certificatori

Da ieri alle 12, sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), è possibile consultare l’Albo dei certificatori previsto dall’articolo 2 del Dpcm del 15 settembre 2023. Il Mimit ha reso pubblico l’albo con il decreto direttoriale del 15 maggio 2024, selezionando gli idonei tra coloro che hanno inviato le domande entro il 30 aprile 2024.

Operatività della piattaforma informatica

Con la pubblicazione dei primi soggetti iscritti all’albo, diventa operativa la piattaforma informatica. Le imprese che hanno effettuato o intendono effettuare investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica possono selezionare il certificatore e versare i diritti di segreteria. Dal 5 giugno 2024, i certificatori potranno caricare le certificazioni richieste e rilasciate alle imprese.

Modelli di certificazione e linee guida

Il Mimit ha annunciato che entro maggio renderà disponibili, ai sensi dell’articolo 3, comma 5 del Dpcm 15 settembre 2023, il modello di certificazione da utilizzare e le linee guida per l’applicazione corretta del credito d’imposta.

Normativa di riferimento

La norma (articolo 23, comma 2 del Dl 73/2022 e successive modificazioni) stabilisce che il nuovo Albo dei certificatori, tenuto presso il Mimit, includerà i soggetti autorizzati a certificare i progetti e i sottoprogetti delle imprese che abbiano effettuato o intendano effettuare investimenti per ottenere i seguenti crediti d’imposta:

  • Ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica (inclusa l’innovazione digitale 4.0 e la transizione ecologica), design e innovazione estetica (articolo 1, commi 200-202, legge 160/2019), applicabili dal 2020 in poi.
  • Ricerca e sviluppo (articolo 3, Dl 145/2013) per il quinquennio 2015-2019, con possibilità di riversamento spontaneo in caso di incertezze.

La certificazione, affidata a soggetti pubblici e privati che devono garantire professionalità, onorabilità e imparzialità, serve a proteggere le imprese da contestazioni da parte dell’amministrazione finanziaria, anche per progetti già realizzati.

Requisiti per la certificazione

La certificazione può essere richiesta solo se le violazioni relative all’utilizzo dei crediti non sono già state constatate con pvc o contestate con atto impositivo e deve essere:

  • Basata sui criteri e regole del Dm 26 maggio 2020: articolo 2 (ricerca fondamentale, industriale e sviluppo sperimentale), articolo 3 (innovazione tecnologica), articolo 4 (design e ideazione estetica), e articolo 5 (innovazione digitale 4.0, transizione ecologica ed economia circolare).
  • Coerente con le linee guida che saranno elaborate entro maggio.

Proroga dei termini per il riversamento spontaneo

Un emendamento al Dl 39/2024 ha disposto la proroga dei termini per la richiesta di avvalersi della procedura di riversamento spontaneo dei crediti d’imposta 2015-2019 dal 30 luglio 2024 al 31 ottobre 2024, e per la revoca della richiesta già presentata dal 30 giugno 2024 al 30 settembre 2024.

FONTE: Il Sole 24ORE

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