Nuovi fondi e stretta anti ritardi, dalla Camera sì al decreto Pnrr 4

19 Aprile 2024

Durante il suo percorso parlamentare, il quarto decreto legge sul Pnrr ha subito una serie di modifiche che risultano poco connesse o addirittura estranee al Piano stesso. Nonostante ciò, riesce a mantenere sostanzialmente intatto il quadro pensato dal Governo per regolare l’attuazione del Piano, adeguandolo agli accordi con la Commissione Europea. L’approvazione ottenuta ieri dalla Camera, con 140 voti favorevoli, 91 contrari e tre astenuti, chiude la strada a ulteriori modifiche, poiché al Senato rimarrà poco tempo per ratificare la conversione in legge.

La visione del ministro Raffaele Fitto sul cuore del Pnrr passa senza alterazioni, e nonostante alcune riserve espresse dal ministero dell’Economia, non si interviene sull’architettura dei finanziamenti alternativi per gli investimenti, provenienti dal Piano nazionale complementare e dai fondi di coesione. Rimane inoltre confermata la difficoltà nell’attuazione di alcune disposizioni, come il monitoraggio sull’attuazione del Piano complementare, finanziato con debito italiano, che mira a recuperare risorse per ristabilire la coesione. Il primo check-up, programmato per il 31 marzo, è passato senza alcun progresso.

Il meccanismo volto a contrastare i rischi di mancato raggiungimento degli obiettivi nel Pnrr è stato confermato e semplificato, così come le procedure per colmare le lacune nella raccolta dati sulla piattaforma ReGis, gestita dal Ministero dell’Economia. Si è osservata un’intensa attività amministrativa per colmare i ritardi nella trasmissione dei dati, con la possibilità di intervento della cabina di regia Pnrr in caso di disallineamenti tra programmazione e attuazione.

Inoltre, per accelerare su varie iniziative, come la creazione di nuovi alloggi universitari e il contrasto allo sfruttamento in agricoltura, sono stati nominati tre commissari straordinari.

Il decreto presenta diverse novità, riguardanti vari settori, dal lavoro al turismo. Si elimina l’obbligo di copertura assicurativa per le guide turistiche, mentre si allenta l’accesso all’esame per coloro che possiedono almeno un diploma e conoscono una lingua straniera. Al fine di rispondere alle preoccupazioni dell’Antitrust, vengono apportate modifiche alla normativa su PagoPa, con una nuova suddivisione del controllo tra il Poligrafico e Poste.

Anche OpenFiber riceve attenzione, con emendamenti che consentono la sostituzione di numeri civici inesistenti con quelli “posti in prossimità”.

Il settore sanitario vede confermati diversi cambiamenti, tra cui lo spostamento dei fondi da 1,2 miliardi per l’edilizia dal Piano nazionale complementare e l’abolizione dell’adesione italiana alla rete Green Pass dell’Oms. Vengono inoltre preservate le graduatorie dei candidati che hanno superato l’esame di ammissione a medicina nell’anno accademico 2023/2024. Sul fronte delle assunzioni, vengono eliminati i limiti per i contratti flessibili e semplificate le procedure per l’assunzione di specializzandi.

FONTE: Il Sole 24ORE

CONTATTACI PER UNA CONSULENZA GRATUITA

Condividi questa notizia!