Legge Sabatini, 80 milioni per gli aumenti di capitale

9 Maggio 2024

Sono stati definiti i criteri e le modalità per accedere al contributo per il sostegno alla capitalizzazione delle Piccole e Medie Imprese (PMI), come previsto dall’articolo 21 del decreto Crescita, nell’ambito della legge Sabatini. Queste disposizioni sono stabilite in un decreto emanato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con il Ministero dell’Economia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 aprile e in vigore dal 20 aprile. Per il triennio 2024-2026 sono stati stanziati 80 milioni di euro.

Il contributo è erogato sotto forma di fondo perduto, corrispondente a una percentuale delle spese sostenute per gli investimenti effettuati nel contesto del programma di investimento. La percentuale del contributo varia a seconda delle dimensioni dell’impresa: il 5% per le micro e piccole imprese e il 3,575% per le medie. Tutti i settori produttivi, ad eccezione di quelli finanziari e assicurativi, sono ammessi a beneficiare di questo contributo.

Questo provvedimento mira ad aumentare il sostegno statale per le imprese che investono in macchinari e software attraverso il programma Nuova Sabatini, a condizione che effettuino un aumento di capitale solo tramite conferimento in denaro, come deliberato dalla PMI attraverso un versamento specifico entro trenta giorni dalla concessione del contributo, altrimenti il beneficio decade. Entro questo termine, deve essere versato almeno il 25% dell’aumento di capitale, oltre al valore completo del sovrapprezzo delle azioni, se previsto.

Attualmente, le risorse per le misure Sabatini sono quasi esaurite, con una disponibilità residua di poco più di 100 milioni di euro, corrispondenti a circa il 2% dell’intera dotazione finanziaria.

Horizon 2025-2027

La Commissione europea ha approvato il secondo piano strategico di Horizon Europe, il programma quadro per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2025-2027, dotato di un budget di 142,6 miliardi di euro. Questo piano si concentra su tre obiettivi strategici fondamentali: la transizione verde, la transizione digitale e il potenziamento dell’Europa in termini di resilienza, competitività, inclusività e democrazia.

Tra le novità, vi è il raddoppio delle risorse destinate alla biodiversità, con il 10% del budget dedicato a questo settore. Questo rappresenta un segnale importante dell’impegno dell’Europa nella lotta alla perdita di biodiversità, una delle principali minacce per il nostro pianeta.

Il contributo copre fino al 70% dei costi ammissibili per i progetti di azione per l’innovazione e può arrivare fino al 100% per la ricerca e lo sviluppo. Questo aumento è dovuto alla possibilità di includere i costi indiretti, fissati forfettariamente al 25% dei costi diretti ammissibili. I costi indiretti comprendono le spese generali non direttamente attribuibili a un singolo progetto, come le spese amministrative o di gestione.

Imprese Locali

L’Agenzia per lo sviluppo economico (Zls) ha emanato un regolamento che apre nuove opportunità per le imprese locali, con l’obiettivo di creare un ambiente favorevole dal punto di vista economico, finanziario e amministrativo. Questo regolamento mira a stimolare lo sviluppo delle imprese già presenti sul territorio e a favorire l’insediamento di nuove realtà.

Una delle principali novità riguarda la possibilità di estendere le agevolazioni anche ad aziende in aree non contigue, a condizione che ci sia un collegamento economico-funzionale con l’area portuale o con un’autorità portuale che soddisfi i requisiti richiesti. Le imprese che operano in queste aree dovrebbero godere degli stessi benefici previsti per le Zone Economiche Speciali (ZES), aprendo nuove prospettive di crescita e sviluppo.

Il regolamento, emanato con il Decreto Legislativo 40/24, istituisce le Zone di Sviluppo Locale (ZLS), comprese quelle interregionali, stabilendo la loro durata, i criteri di individuazione e delimitazione, nonché le misure organizzative e di funzionamento ad esse associate.

Un aspetto fondamentale è l’introduzione di misure di semplificazione amministrativa applicabili alle ZLS, che dovrebbero agevolare le attività imprenditoriali. Ciò contribuirà a rimuovere gli ostacoli burocratici e a facilitare l’avvio e lo sviluppo delle imprese locali, incoraggiando gli investimenti e creando un ambiente favorevole alla crescita economica.

FONTE: Il Sole 24ORE

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