Investimenti finanziari, fiscalità guidata dalle voci di bilancio

8 Aprile 2024

Negli ultimi anni, molte società di capitali hanno destinato le eccedenze finanziarie a diversi strumenti di investimento, come buoni del tesoro, azioni, obbligazioni e fondi comuni, ma il trattamento fiscale e contabile di questi strumenti non è sempre chiaro. Il TUIR presenta molte disposizioni che richiedono coordinamento con altre norme, rendendo complessa l’individuazione del trattamento fiscale e contabile.

Tipologie e Classificazioni

In termini generali, la fiscalità di questi investimenti varia principalmente in base alla tipologia (partecipazioni/altri titoli) e alla classificazione in bilancio (immobilizzazioni/attivo circolante), senza considerare la disciplina degli IAS adottata, che prevede regole specifiche.

Secondo l’articolo 2424-bis, comma 1, del Codice Civile, i titoli “destinati ad essere utilizzati durevolmente” devono essere iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie in alternativa all’attivo circolante.

Le regole contabili per i titoli di debito e partecipazioni prevedono l’iscrizione nelle immobilizzazioni finanziarie quando l’investimento è destinato a permanere durevolmente nel portafoglio, oltre alla capacità della società di detenere i titoli per un periodo prolungato.

Le diverse categorie di titoli sono individuate dall’articolo 85, comma 1, che include azioni/quote, titoli similari e obbligazioni e altri titoli diversi dalle azioni, che comprendono anche i fondi comuni di investimento.

Valutazioni e Svalutazioni

Dal punto di vista valutativo, obbligazioni e altri titoli, quando classificati nell’attivo circolante, devono essere valutati al minore tra il costo e i prezzi rilevati nel mercato per i titoli quotati, o il valore normale per quelli non negoziati.

Le eventuali svalutazioni sono deducibili, ma la decisione di confermare i valori del bilancio può precludere la deduzione delle svalutazioni, a meno che non siano imputate a conto economico.

Le svalutazioni sono anche deducibili quando i titoli sono classificati tra le immobilizzazioni, ma con alcune differenze nei criteri di valutazione.

Per quanto riguarda il costo, questo deve essere assunto al lordo degli oneri accessori, escluse gli interessi passivi, e per i titoli in valuta, si fa riferimento al tasso di cambio del giorno dell’acquisto.

Per i fondi comuni di investimento, la ritenuta d’acconto viene effettuata anche in regime di impresa, e l’investitore ha interesse a utilizzare lo stesso metodo di calcolo per evitare disallineamenti con la ritenuta.

FONTE: Il Sole 24ORE

CONTATTACI PER UNA CONSULENZA GRATUITA

Condividi questa notizia!