Comunità energetiche tra gli enti del Terzo settore

10 Aprile 2024

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer), interessate a ricevere il contributo dal GSE, che ha recentemente aperto i portali per le richieste di contributo, possono optare per la tariffa premio basata sull’energia condivisa, il contributo Arera e la misura Pnrr. Secondo lo studio del Consiglio Nazionale del Notariato 38/2024/I, la Cer può costituirsi sia come associazione sia come fondazione.

L’associazione non riconosciuta è stata la forma più comune fino al 2023, poiché comporta costi di costituzione e gestione più bassi e consente l’ammissione di qualsiasi soggetto, anche enti pubblici. Questa opzione è ideale per progetti di piccole dimensioni, con impianti non di proprietà della Cer e scopi puramente altruistici.

Tuttavia, sta emergendo un crescente interesse per la forma di associazione riconosciuta, poiché offre una maggiore protezione legale per i rappresentanti della Cer. Allo stesso tempo, molti consulenti consigliano di costituire le Cer come fondazioni di partecipazione, anche se questa forma potrebbe non essere ideale considerando l’imperativo della democraticità delle Cer.

È importante sottolineare che la democraticità delle Cer non dovrebbe scoraggiare gli enti pubblici o religiosi dal promuoverle. Anzi, questi enti possono proteggere i propri interessi senza compromettere la democraticità della Cer attraverso accordi contrattuali e limitati diritti di veto.

La scelta tra associazione e fondazione non influisce sulla qualifica della Cer come imprenditore, di solito di piccole dimensioni.

Una Cer, sia come associazione sia come fondazione con struttura democratica, può essere considerata un’impresa sociale o un Ente del Terzo Settore (ETS) se rispetta i rispettivi decreti legislativi del 2017. Questa qualifica offre vantaggi fiscali e una migliore interazione con la pubblica amministrazione.

In Italia, stanno emergendo progetti per costituire Cer come associazioni riconosciute ETS, promosse da Comuni e/o enti non profit, con l’obiettivo di destinare i contributi del GSE a scopi di interesse generale, come ad esempio l’aiuto ai poveri energetici.

Il GSE ha reso disponibili i portali per l’invio delle richieste di contributo per le Comunità Energetiche e le configurazioni di autoconsumo. Le richieste di incentivo per gli impianti inseriti in configurazioni di autoconsumo possono essere presentate dal 8 aprile.

FONTE: Il Sole 24ORE

CONTATTACI PER UNA CONSULENZA GRATUITA

Condividi questa notizia!