Bonus ricerca e sviluppo: sì alla revoca dell’istanza per il riversamento

30 Marzo 2024

Nuova procedura per la spontanea restituzione del credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo, regolata dagli articoli 7-12 del Decreto Legge 146/2021. Il recente intervento, delineato nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 169262/2024 divulgato ieri sera, mira a modificare i termini di presentazione della domanda e di versamento, nonché a consentire la revoca della domanda precedentemente presentata. Riguardo al primo punto, il provvedimento stabilisce che la nuova scadenza per l’invio telematico del modulo è il prossimo 30 luglio, mentre i versamenti devono essere effettuati entro il 16 dicembre o in tre rate uguali scadenti il 16 dicembre degli anni 2024, 2025 e 2026, queste ultime soggette a interessi legali (articolo 5, comma 1, del Decreto Legge 145/2023). Per quanto riguarda la revoca della domanda precedentemente presentata, questa è consentita dal comma 1-bis dello stesso articolo 5 del Decreto Legge 145/2023 e il provvedimento la permette fino al 30 giugno prossimo, a condizione che non siano stati effettuati versamenti entro tale data. Successivamente, entro il 30 luglio, è possibile inviare una nuova domanda di restituzione. È consentito l’utilizzo della modulistica precedente fino alla pubblicazione del nuovo software di trasmissione.

Di particolare importanza sono anche i documenti richiesti per la certificazione del credito ai sensi dell’articolo 23, comma 2, del Decreto Legge 73/2022 (aggiornamento dell’Albo e linee guida ministeriali per il rilascio), senza i quali la proroga risulterebbe poco efficace.

FONTE: Il Sole 24ORE

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