Aiuti di Stato de minimis: per il massimale si tiene conto di tre anni solari

5 Marzo 2024

Le modalità di calcolo dei massimali degli aiuti de minimis sono state modificate in relazione al periodo triennale di monitoraggio, come evidenziato dalla circolare 5/2024 di Assonime. Questa novità riguarda i nuovi regolamenti della Commissione europea sugli aiuti di Stato de minimis, che sono esenti dal controllo degli aiuti di Stato poiché non influenzano la concorrenza e il mercato a causa della loro modesta entità.Il regolamento de minimis dell’Unione Europea 2023/2831, entrato in vigore il 1° gennaio 2024, ha introdotto diverse novità, tra cui l’aumento del massimale per “impresa unica” da 200.000 euro a 300.000 euro in tre anni.

Secondo la nuova disciplina, gli aiuti de minimis si considerano concessi al momento in cui all’impresa viene riconosciuto il diritto di ricevere gli aiuti, indipendentemente dalla data effettiva di erogazione. Un punto significativo chiarito da Assonime riguarda il calcolo del massimale nel periodo triennale di monitoraggio.Il calcolo del massimale deve essere effettuato su base mobile, partendo dalla data di concessione dell’ultimo aiuto de minimis e retrocedendo di tre anni considerando gli importi complessivi degli aiuti ricevuti durante questo periodo.Contrariamente al metodo precedente, il periodo non tiene conto dell’esercizio finanziario in corso e dei due precedenti, ma si basa su tre anni solari, tornando al metodo originario prima del regolamento 1407/2013.

Ad esempio, per un nuovo aiuto de minimis con data di concessione il 10 febbraio 2024, bisogna considerare gli aiuti ricevuti dall’impresa unica dall’11 febbraio 2021 al 10 febbraio 2024.Un’altra importante novità è l’obbligo di monitoraggio per gli Stati membri che dovranno inserire le informazioni sugli aiuti de minimis concessi in un registro dedicato a partire dal 1° gennaio 2026, con l’obiettivo di semplificare gli obblighi di rendicontazione per le imprese.

FONTE: Il Sole 24ORE

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